Principali mostre Collettive e Personali:

1995 - Milano Castello Sforzesco per i 100 anni della fondazione della Scuola.

1995 - Milano Galleria S.Fedele

1993 2001 2003 2004 - Corsico, concorsi di grafica

2003 - Milano personale presso i locali A.P.T.

2004 - Soncino - Museo della Stampa con Madilla Mazzotti

2005 - Milano, personale, Circolo Canottieri

2006 - Lodi, Carte d'Arte all'Angelo, Associazione Monsignor Quartieri espone con gli artisti L.Timoncini. T. Santoro, E.Aulmann

2008 - Milano Castello Sforzesco " Venti Anni di incisioni maestri e allievi" della Scuola Superiore d'Arte Applicata"

2009 - Lodi, collettiva "Anniversari" presso l'ex chiesa di San Cristoforo

2014 - Milano, personale presso Grand Visconti Palace

L'ARTE DELL'INCISIONE di Paola Davico

Pare non vi sia traccia di quel graffio acidato tipico dell'acquaforte nelle lastre di Celeste Bruni. Le atmosfere soffuse, le vibrazioni della natura urbanizzata, i soffici chiaroscuri avvolgono le sue immagini svelando quello che lei stessa cerca di celare anche a chi le è più vicino, una sensibilità quasi tenera dove emozione ed attenzione si coniugano: attenzione per il noto ignoto ai molti, emozione per la riscoperta a volte frutto di una paziente frequentazione quotidiana di luoghi e scorci di una città sempre più avara di sé. E allora siamo grati ai fogli della Bruni, perché ci guidano laddove il nostro occhio non è in grado di scorgere e finalmente vediamo attraverso quei suoi segni pazienti e leggeri, rispettosi della verità delle cose, ma anche un poco innamorati, una realtà nuova e antica allo stesso tempo.Sembrano proprio dedicate ai milanesi distratti e ai cantori di terre rigorosamente lontane, queste tavole che propongono frammenti urbani di rara quanto misconosciuta bellezza, quasi a ricordare che anche una città calpestata tutti i giorni dalla fretta, a volte ostile e distante, sa offrire oasi dove ritemprare corpo e spirito.Instancabile e onesto, a tratti intimamente schivo come il carattere di chi lo traccia, il segno appreso e frequentato al laboratorio di calcografia della Scuola Superiore di Arte applicata del Castello Sforzesco, docilmente si volge alla resa di queste oasi ove la sosta è gradita ed ecco apparire un portale ed un altro, un albero, a schermare la mole severa del Castello, o ancora le rive di quel Naviglio che fa sentire i milanesi un pochino cittadini delle acque.Difficile nascondere il proprio animo quando si lavora con le immagini e dentro le immagini…e ancor più lo diventa se per esprimersi si sceglie una via faticosa, a tratti ostica come l'incisione che non si avvale della potenza evocativa del colore e si affida unicamente al segno. Contrariamente a quanto si può pensare, la forzosa decantazione delle emozioni imposta dal rigore della tecnica nulla sottrae alla capacità comunicativa, anzi in certo qual modo la esalta proprio perché obbliga ad una riflessione ultima. Forse è proprio questo che ha affascinato Celeste Bruni quando ha iniziato ad incidere e forse è proprio questo che seduce tutti noi di fronte ai suoi fogli dove troviamo inaspettatamente la passione per le cose e la decantazione di essa.